Nuovo Parco Agrisolare: Incremento Fondo Perduto fino a 80%

Possono richiedere i contributi:

a) Aziende agricole attive nella produzione primaria - imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;

b) Imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli - imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO ammissibile;

• LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE CARNI
• LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE PESCI
• LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE FRUTTA E VERDURA
• PRODUZIONE DI OLI E GRASSI VEGETALI E ANIMALI
• INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
• LAVORAZIONE DELLE GRANAGLIE (RISO, CEREALI, FRUMENTO)
• PRODUZIONE DI ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI (TE, CAFFE, ZUCCHERO)
• PRODUZIONE CIBO PER ANIMALI
• INDUSTRIA DELLE BEVANDE

inoltre:

• PRODUZIONE DI GELATI
• PRODUZIONE DI PRODOTTI DA FORNO E FARINACEI
• PRODUZIONE DI ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI
• PRODUZIONE BEVANDE (BIRRA, ACQUA, BEVANDE

c)  indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;

d) i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER)

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00. Resta inteso che può presentare domanda il soccidario con un volume d’affari inferiore a 7.000 euro, a condizione che il valore del relativo contratto di soccida sia superiore ad euro 7.000 nell’anno precedente la richiesta.

IMPRESE DI PRODUZIONE AGRICOLA

Destinati 775 milioni di euro

Contributi a fondo perduto:

• pari all'80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro
• pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro.

IMPRESE DELLA TRASFORMAZIONE AGRICOLA

Destinati 150 milioni di euro

Contributi a fondo perduto fino all'80% senza vincolo di autoconsumo

IMPRESE DELL’AGROINDUSTRIA

.Destinati 75 milioni di euro

 Contributi a fondo perduto pari all'30% senza vincolo di autoconsumo

INTERVENTI AMMISSIBILI

Il decreto prevede l’incentivazione dei pannelli fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1 MWp, su tetti e coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

Oltre all’installazione dei pannelli, saranno incentivabili gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, eseguiti contestualmente, come:

• rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti;
• realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
• realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria)

Le imprese possono realizzare investimenti di autoconsumo condiviso.

SPESE AMMISSIBILI

Nell’ambito degli interventi di installazione dei pannelli fotovoltaici, saranno ammesse le spese per:

• l’acquisto e la posa dei moduli fotovoltaici
• la realizzazione di sistemi di accumulo
• i costi di connessione alla rete

Il limite di spesa ammissibile sarà pari a 1500 euro/kWp e potrà essere incrementato fino ad ulteriori 1000 euro kWp se contestualmente ai pannelli vengono installati anche sistemi di accumulo. Ad ogni modo, la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo sarà pari a 100mila euro (50mila nel primo bando).

In caso di installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, sarà ammessa una ulteriore spesa fino a 30mila euro.

Per gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto, saranno incentivabili le spese per:

• la demolizione
• ricostruzione delle coperture.

In tutti i casi, saranno considerate ammissibili le spese per:

• la progettazione
• l’asseverazione degli interventi
• la presentazione delle istanze.

Tra le spese non ammissibili spiccano quelle per l’acquisto di beni usati o in leasing, l’acquisto di sistemi di accumulo destinati ad impianti fotovoltaici già esistenti, i lavori in economia e i pagamenti a soggetti privi di Partita Iva.

E' in arrivo il Nuovo Bando Parco Agrisolare da 1 miliardo di euro: Nuovi incentivi per il fotovoltaico sui tetti agricoli

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha messo a punto un nuovo decreto per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, finanziata dal PNRR.

Il decreto cerca di recuperare le risorse già stanziate con il primo bando Parco Agrisolare, che sono però rimaste inutilizzate (primo bando da 1,5 miliardi di euro). Le domande per accedere alle risorse del primo bando Parco Agrisolare sono state presentate a partire dallo scorso settembre ma, dopo la chiusura dei termini, hanno assorbito solo 500 milioni di euro.

Il primo bando aveva condizioni meno interessanti. Prevedeva, ad esempio, una potenza di picco massima di 500 kWp e, per determinati interventi, una spesa massima ammissibile più bassa.